Occupati part-time

Scarica i dati expo_excel
Analisi:
Territorio:
Anno:
Genere:

La percentuale di occupati part-time sul totale degli occupati.

Uno dei cambiamenti rilevanti nell’occupazione durante gli anni di crisi ha riguardato il part time che, pur essendo ancora meno diffuso rispetto alle regioni europee di confronto presenti in Sisreg, in particolare le regioni tedesche: 29,2% Niederbayern, 28,6% Stuttgart (anno 2022); e belghe: 25,7% Waams Gewest (anno 2022), è aumentato in Piemonte dal 13,5% del 2008 al 16,5% del 2023. In generale il part time in Italia è poco diffuso: si tratta del 18% dei lavoratori a livello nazionale.
Tra le regioni italiane solo in Trentino Aldo Adige (22,5%) la percentuale si avvicina a quelle espresse dai paesi e dalle regioni europee di confronto, in cui la percentuale si situa tra il 20 e il 28% dei lavoratori, tranne nel caso spagnolo.
Le differenze tra uomini e donne sono notevoli: in Piemonte solo il 6,8% degli uomini lavora part time, rispetto al 28,6% delle donne nel 2023. Una caratteristica da sottolineare rispetto all’aumento della propensione delle donne ad essere occupate part time (dal 22% del 2008 al 28,6% del 2023) è che il motore prevalente risulta la mancanza di alternative a tempo pieno. A livello piemontese, unica dimensione provinciale per cui IRES Piemonte dispone dei dati, si osserva come le province di Torino e di Novara si trovano in una posizione più elevata rispetto alla media piemontese, rispettivamente 17,7% e 18,7% (anno 2022). Nel caso della provincia di Cuneo le donne che svolgono lavoro part time dicono più spesso di averlo scelto in autonomia.

EUROSTAT, ISTAT. Indagine europea sulle Forze lavoro (LFS).

Il Regolamento (UE) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio, che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2021, ha stabilito requisiti più dettagliati e vincolanti per le statistiche europee su persone e famiglie basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, con l’obiettivo di migliorarne l’armonizzazione. Pertanto, a partire dal 2021 la nuova rilevazione Forze di lavoro ha recepito le indicazioni del Regolamento, introducendo cambiamenti nelle definizioni di famiglia e occupato e utilizzando un nuovo questionario. Per rendere confrontabili le nuove stime rispetto ai dati riferiti agli anni passati l'Istat ha provveduto a ricostruire le serie storiche dei principali indicatori del mercato del lavoro a partire dal 2018.
Break nella serie storica: il 2018 e successivi sono discontinui rispetto alla serie storica precedente.