Sicurezza personale
Il concetto di sicurezza personale viene operativizzato tramite l'indicatore relativo ai furti denunciati x 1000 abitanti (percentuale).
Commette furto (art. 624 c.p.) “chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri”. L’art. 624 bis del c.p. introdotto nel 2001 disciplina il furto in abitazione e il furto con strappo, tipologie che erano in realtà già previste in precedenza come aggravanti del furto generico: si differenziano rispetto alla definizione sopra riportata dall’aggiunta, rispettivamente, delle specificazioni “mediante introduzione in un edificio o in altro luogo destinato in tutto o in parte a privata dimora o nelle pertinenze di essa” e “strappandola di mano o di dosso alla persona”.
A partire dal 2015 in Piemonte si osserva una diminuzione delle denunce evidenziando miglioramenti per tutti i reati predatori, relativi in particolare ai furti in abitazione e ai furti di veicoli. Nel primo anno della pandemia, le misure restrittive alla mobilità e ai contatti sociali imposte dall’emergenza sanitaria avevano portato ad una forte riduzione dei reati predatori. Questi reati hanno toccato nel 2020 i valori più bassi di tutta la serie storica (12 decunce X 1000 abitanti) dopo il picco toccato nel 2013 e nel 2014. In seguito, dal 2021 con l’allentamento delle misure restrittive e il ritorno alla normalità questi reati hanno iniziato a registrare una lieve crescita che è proseguita anche nel 2023. Le province seguono un andamento analogo a quello complessivo della regione.
Elaborazione Ires su dati Ministero dell'Interno, Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
I dati relativi ai delitti denunciati a partire dall'anno 2004 non sono omogenei rispetto a quelli degli anni precedenti, per profonde modificazioni nel sistema di rilevazione, nonché per variazioni nell'universo di rilevazione: dal 2004 vengono infatti considerati, oltre ai delitti denunciati all'Autorità giudiziaria da Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza (che alimentavano il modello cartaceo 165 in uso fino all'anno 2003), anche quelli denunciati dal Corpo forestale dello Stato, dalla Polizia penitenziaria, dalla Direzione investigativa antimafia e da altri uffici. Ulteriori differenze derivano da una diversa definizione di alcune tipologie di delitto e da una più esatta determinazione del periodo e del luogo del commesso delitto. Per alcuni delitti mancano informazioni precise sul luogo ove sono stati commessi, per cui in alcuni casi la somma dei delitti distinti per regione e per ripartizione può non coincidere con il totale Italia.